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Leggere l'ambiente

 

Quando, perché, come sul campo e in laboratorio

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Sperimentare quando?
Quando nel corso di una qualsiasi attività si produce un fatto insolito, qualcosa che non va secondo le previsioni e siamo costretti a formulare ipotesi per rispondere a domande del tipo “Che cosa è successo?” , “Perché non funziona?”  “Dov’ è l’errore?” Quando vogliamo introdurre variazioni rispetto al consueto svolgimento di attività e ci chiediamo “Che cosa succederà se….” E azzardiamo qualche previsione… L’attività sperimentale inizia  quando  si collegano le osservazioni ad altre osservazioni o quando nascono domande: “Perché’” , “Che cosa è successo?” che implicano la registrazione mentale di un cambiamento … “Prima era così, adesso invece…”. Oppure domande del tipo: “Come è fatto?” “Come si ottiene?” “Che cosa c’è dentro?” “Da dove viene?”… Si deve allora “costruire” esperienze, fissando con più precisione le condizioni, i tempi, le procedure più adeguate per indagare il fenomeno e per rispondere alle proprie domande.  

 

Sperimentare perché?
Per essere ancorati alla realtà “concreta”, per creare le condizioni che permettano di ragionare sui fatti e per mostrare che si può capire le cose in modo più profondo, come cerca di fare la scienza, per evitare di creare compartimenti stagni tra ambiente di vita e discipline di studio, per mostrare le cose della vita quotidiana nei loro aspetti scientifici e problematici, evitando così che siano considerate banali e scontate, per mettere in luce rappresentazioni mentali e preconoscenze, per formare e per perfezionare abilità manuali, di ragionamento e dialettiche, educando all’ordine e alla capacità di osservare, ascoltare, capire e farsi capire , schematizzare….

 

Sperimentare come?
Per riprodurre in laboratorio il fenomeno osservato allo scopo di analizzarne l’andamento, di individuare le variabili e le relazioni fra esse “Dipende da …”, per confrontare i risultati sperimentali con le previsioni fatte, per fare altri esperimenti di verifica con modificazione delle variabili, una alla volta, per indagare sulla natura delle relazioni, per individuare i problemi aperti, ossia i punti da spiegare o da approfondire, per capire che nessun esperimento è mai veramente conclusivo….
Esperimenti, per esempio, relativi all’allevamento  e alla  riproduzione del moscerino della frutta, la Drosophila melanogaster e del Danio rerio, che ha la caratteristica fondamentale di presentare embrioni trasparenti  e alla nodulazione  delle leguminose sono emblematici perché permettono di affrontare in laboratorio temi centrali della biologia.


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