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Il Piano ISS

 

In breve: perché questa scelta

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Le ricerche sulla formazione degli insegnanti confermano la tendenza prevalente a trasmettere informazioni in modo assertivo e dichiarativo e a basare sulla parola detta (o letta sul libro di testo) tutta la mediazione conoscitiva nei confronti degli studenti. Nonostante ciò, tuttavia, molti docenti hanno costruito validamente sul campo la propria professionalità, sviluppando dall’esperienza una sensibilità preziosa per la scelta di strategie e metodi. Il Piano muove dal convincimento che la riflessione sulla pratica professionale in una dimensione di ricerca/azione sia il miglior modo per recuperare l’educazione “informale” dell’insegnante che ha costruito la sua professionalità quale prodotto dell’esperienza sul campo e per avviare un processo generalizzato di riqualificazione, a partire anche dal basso, con il supporto delle istituzioni coinvolte. Un tale processo richiede, comunque, tempi lunghi ed è, inevitabilmente, assai complesso. Nondimeno si ritiene che questa strada sia dotata di grandi potenzialità (i risultati dei primi anni di lavoro lo confermano) e che possa concretamente produrre i miglioramenti desiderati. Appare importante tenere presente che durante la fase di progettazione sono necessariamente coinvolti in un intreccio complesso sistemi di concettualizzazione e sistemi di valori, conoscenze acquisite, fini che ci si propone di raggiungere e sfera affettiva e che, nella fase attuativa e valutativa, occorre soffermarsi sui processi, sui cambiamenti di azione, sui mutamenti di attitudine, sulle sostituzioni di paradigmi, sull’elaborazione di modelli di attesa, sulle riformulazioni teoriche, su tutte quelle esitazioni, incertezze, e trasgressioni che accompagnano chi sta «camminando senza sentiero».

 

 

 

 


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