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Il Piano ISS

 

Un po’ di storia: lo sviluppo del Piano

Il 2006-2007

foto seminari

Nell’anno scolastico 2006-2007 il Piano è diventato operativo a livello regionale. Gli USR vi hanno aderito, emanando bandi per l’autocandidatura dei docenti di scuola elementare, secondaria di primo grado e del biennio della secondaria di secondo grado. I docenti hanno risposto, presentando un curricolo da cui emergesse un’esperienza professionale, coerente con gli obiettivi del Piano. Gli USR hanno proceduto alla selezione sulla base del curricolo e di colloqui, individuando i docenti tutor ai quali è stata rivolta la formazione iniziale.
Tra novembre e dicembre 2006 sono stati realizzati quattro seminari nazionali, due a Milano, organizzati dal Museo della Scienza e della Tecnologia, e due a Napoli, organizzati da Città della Scienza1.
In ogni seminario è stato messo a disposizione materiale didattico in corrispondenza a ciascuno dei Temi: “Luce, colore e visione”; “Le trasformazioni”; “Leggere l’ambiente”; “Terra e Universo”.
Per tutta la durata dei seminari sono stati disponibili ambienti di lavoro riservati alle attività dei gruppi, in particolare ambienti laboratoriali attrezzati con materiale necessario al lavoro sperimentale. Si è data la preferenza a materiali di facile reperibilità, per facilitarne la riproduzione presso i presìdi territoriali. Gli strumenti di misura messi a disposizione sono stati volutamente ridondanti e di diverso grado di complessità, per stimolare al massimo la riflessione intorno all’allestimento delle proposte laboratoriali. Il MNST e Città della Scienza hanno messo a disposizione dimostrazioni specifiche già allestite, inerenti gli argomenti trattati, in modo da favorire il passaggio e lo scambio tra la dimensione formale/informale degli apprendimenti. È stata inoltre disponibile un’aula multimediale dedicata alla familiarizzazione con l’ambiente on-line predisposto da INDIRE. Ogni gruppo di lavoro ha potuto usufruire di una sessione dedicata all’utilizzo della piattaforma PuntoEdu. In ciascuna delle quattro edizioni i partecipanti sono stati aggregati in 7-9 gruppi di lavoro su uno dei quattro Temi. I lavori sono stati sviluppati con particolare attenzione ai focus indicati nel programma e alle relazioni «trasversali» con altri ambiti disciplinari (lingua, matematica, espressione artistica, storia, ecc.). I partecipanti hanno lavorato all’interno dello stesso gruppo durante le prime tre giornate del Seminario, in cinque sessioni di lavoro, concludendo con attività di confronto in plenaria nel quarto giorno. La partecipazione ai gruppi è stata organizzata in modo da garantire all’interno di ogni gruppo la presenza di insegnanti di diversi ordini di scuole e in modo da garantire che i tre tutor di ogni presidio fossero coinvolti in tre diverse tematiche fra quelle trattate. La presenza di insegnanti provenienti da scuola primaria e secondaria di I e II grado garantiva i presupposti professionali per sviluppare proposte di curricolo verticale. La coerenza verticale (cognitiva e culturale) del curricolo appare infatti nel Piano ISS come condizione essenziale del successo nell’apprendimento a lungo termine.
L’attività di ogni gruppo è stata articolata tenendo conto delle scelte dei partecipanti, oltre che delle esigenze del contenuto, ed ha avuto sempre una componente importante di progettazione e lavoro sperimentale diretto, teso ad evidenziare – da un lato – come si può fare/vedere quello di cui si parla e che si schematizza e – dall’altro lato – come si può dire/rappresentare quello che si fa e si vede. Si è, cioè, mirato ad evidenziare ciò che costituisce di fatto (per gli adulti come per i ragazzi) il nodo cruciale di ogni educazione scientifica.
Ciascun gruppo di lavoro ha potuto contare sulla presenza di due formatori, uno con il ruolo di «conduttore» del gruppo, l’altro nella veste di «discussant».
Il conduttore aveva il compito di garantire l’approccio ai temi del Piano e la guida durante i lavori. Il discussant era «l’osservatore», che restituiva al gruppo di lavoro una visione critica di quanto maturato nel seminario
.
Per un approfondimento, si rimanda ai volumi pubblicati a conclusione dei seminari.
I seminari hanno coinvolto le regioni Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta, Veneto, Provincia Autonoma di Trento e di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna; sono stati formati 283 docenti con funzione tutoriale appartenenti a scuola primaria, secondaria di I grado e biennio della secondaria di II grado, distribuiti in 88 presìdi.
Dopo la formazione iniziale i docenti tutor hanno avviato l’attività dei presìdi con il supporto del GPR e dell’USR, con modalità diversificate in base alle scelte fatte a livello regionale. Nel frattempo è partita una impegnativa fase di confronto a livello nazionale che ha coinvolto diversi soggetti del Piano ISS, il Gruppo di pilotaggio nazionale, il Comitato Scientifico, gli Uffici Scolastici regionali, i relatori e i discussant che avevano contribuito alla formazione dei docenti tutor, per definire modalità e strumenti per l’accompa­gnamen­to, il monitoraggio e la restituzione del processo in atto nei presìdi.
Le azioni realizzate sono due: una in presenza – i tre seminari intermedi svolti tra aprile e maggio 2007 – dedicata a fare il punto sulle tematiche disciplinari; l’altra a distanza: l’attivazione dell’ambiente di collaborazione in rete tra i presìdi. In particolare, per il coordinamento a distanza della ricerca-azione sono stati avviati specifici Forum tematici, coordinati da docenti esperti designati dal Comitato Scientifico; il loro lavoro è continuato fino al settembre 2008, con funzione di indirizzo/sostegno delle attività dei presìdi e dei singoli tutor.

Note

1 Il Comitato Scientifico, responsabile della progettazione formativa, ha elaborato alcuni documenti «preparatori» che contengono le ipotesi su cui si è basata la proposta realizzata. I documenti riguardavano:
– il curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia al I biennio del II ciclo;
– la didattica «laboratoriale»;
– la funzione tutoriale, con specifico riferimento alla formazione degli adulti;
– il sistema dei «presidi territoriali»;
– criteri e linee guida per reperire/produrre/documentare/comunicare (anche on line) esperienze;
– scenario;
– sceneggiatura del Seminario di formazione iniziale;
– educazione formale e informale;
– gli esiti dell’indagine OCSE-PISA/INVALSI;
– presidi didattici territoriali.

 

 

 

 

 

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