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Leggere l'ambiente

 

Quarta e Quinta classe Una messa a punto delle attività didattiche svolte

 

 

  

 

In giardino


Ne approfitto per richiamare la data dell’ equinozio appena passato e per far ricordare a qualcuno le lunghe serate dei giochi estivi da poco finite e le sere  che stanno per arrivare che porteranno il buio già poco dopo l’uscita da scuola nel pomeriggio.
Ci fermiamo qui, nessuno ancora sembra pronto per mettere in relazione la durata della luce con la caduta delle foglie e la luce con la sintesi di “materiali vegetali”……
Il confronto con i percorsi precedenti, fa riscoprire il ruolo dei diversi componenti dell’ecosistema, come è evidenziato nel grafico seguente che è la versione finale ricostruita a partire da una prima collocazione di animali e vegetali dapprima in ordine di “osservazione, così com’era avvenuta in giardino” di volta in volta:

 

giardino

 

La discussione che segue mostra come il modello di ambiente /organismo evolva nella giusta direzione, attraverso la molteplicità delle esperienze in cui è possibile riflettere e discutere per cogliere ciò che cambia e ciò che resta invariato.
Nell’acqua del fiume c’erano tanti animaletti, ricordate quante frecce per dire “Tu sei il mio cibo?”. Tutti mangiavano qualcosa… 
Marta C. – Tutti tranne le alghe! Era un problema aperto!
E in giardino, chi gioca lo stesso ruolo delle alghe…. chi è come le alghe nell’acqua di fiume?
Valentina e Marta C.- L’erba…
Elisa – L’erba è vegetazione.
Stefano – L’erba è come le alghe, ma fuori dall’acqua.
Marta D.- Ci sono anche le foglie come l’erba e come le alghe, è vegetazione, sono verdi!
Molti – Le foglie appartengono agli alberi…
Marta C. – Anche gli alberi sono vegetazione….le alghe hanno l’acqua e non il terreno.
Valentina – Anche nell’acqua sul fondo c’è sabbia….
E ancora:   
 Greta – È come nell’acqua del fiume, se toglievi le alghe morivano sia gli animali che mangiavano alghe, sia i carnivori; anche qui, se togli gli alberi muoiono sia gli erbivori che i carnivori…
In quarta A un vostro compagno ha chiesto che cosa succede se muoiono i carnivori…. 
Valentina – Gli erbivori diventerebbero tanti, troppi!
Alma – Se fossero troppi gli erbivori, mangerebbero tutti i vegetali e noi moriremmo, e poi tutti, anche gli erbivori, che non avrebbero più cibo.
Qualcuno fa notare che la copia personale del cartellone è troppo fitta e non si distingue più bene il percorso di ogni freccia. Io rispondo che lo scopo di questo cartellone non è registrare che cosa mangia ogni animale per poterlo ricordare, ma capire che cosa accade in giardino, tutte le considerazioni fatte da tutti loro fino adesso.
A questo punto chiedo: “ Se le frecce fossero strade, chi le percorrerebbe?”
“La voglia di mangiare....” “Il cibo” sono le risposte.
E il cibo che cosa ci dà? Ne parlavamo l’anno scorso con il nonno di Raffaello, chiedo.
“Il cibo ci fa crescere e ci dà l’energia per fare tutto ciò che facciamo. Le frecce sono le strade percorse dall’energia” è il senso delle risposte delle classi.      

È il momento di riprendere il problema delle bollicine dell’acqua del fiume lasciato aperto in prima classe, per un primo approccio alla fotosintesi. Lo farò partendo dalla narrazione che aiuta a ricontestualizzare, a riprendere il filo del discorso, attraverso le metafore e modelli scelti dai bambini a suo tempo.
Riproporrò probabilmente una serie di esperienze consequenziaIi e ben legate alla portata dei bambini di quest’età, come ho constatato nei quinquenni passati:
l’acqua nelle piante ( conduzione attraverso il fusto, traspirazione, osservazione allo stereomicroscopio dei vasi conduttori, giochi sulla capillarità..) ,
la stima della superficie fogliare di un albero del giardino della scuola,
l’estrazione dei pigmenti fogliari e la cromatografia della soluzione alcool - pigmenti.
l’osservazione dei cloroplasti al microscopio,

la ricerca dell’amido nelle foglie prima e negli alimenti poi.

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