2.2 Conclusioni

Quando un oggetto è appoggiato su un piano inclinato senza attrito, la forza responsabile del movimento, che deve essere equilibrata se vogliamo che l’oggetto rimanga in quiete, è la componente F della forza-peso, in direzione parallela al piano. Se conosciamo l’altezza e la lunghezza del piano F1=Ph/l.
Se conosciamo la pendenza α del piano F1=Psenα.

Nel caso sia presente attrito, la forza necessaria per mantenere l’oggetto in equilibrio è F1-Fa,dove Fa rappresenta la forza di attrito.

fig.2.8

La forza di attrito, in questo caso si tratta di attrito di distacco, a cui è soggetto il corpo appoggiato sul piano, è proporzionale alla forza premente, cioè alla componente della forza-peso perpendicolare al piano, è diretta parallelamente al piano e con verso tale da opporsi al moto. La costante di proporzionalità μs (coefficiente di attrito statico) dipende dalla natura delle due superfici.
FasPb/l
Dalla pendenza α del piano si ottiene FasPcosα.

Osservazioni (per la misura del coefficiente di attrito)

Un modo per misurare il coefficiente μ di attrito di distacco è il seguente. Si pone l’oggetto sul piano e si aumenta la pendenza del piano, partendo da α=0 , fino a quando l’oggetto si mette in movimento. Queste condizioni (vedi fig.2.8) Fa=F1 :
μPcosα=Psen α
μ=tgα